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DESCRIZIONE: La lenticchia di Castelluccio di Norcia è una lenticchia a seme piccolo che cresce nel suggestivo altopiano dell'omonimo paese, dove, le condizioni climatiche e di terreno, conferiscono altissimo pregio qualitativo al prodotto, per sapore e facilità di cottura. La lenticchia di Castelluccio infatti possiede una buccia sottile e tenera che consente di cucinarla direttamente, senza ammollo. Grazie al clima rigido in cui cresce, inoltre, la lenticchia di Castelluccio non è attaccata dal tonchio, insetto le cui larve si nutrono di legumi, per cui è tra quei rari legumi che non necessitano di essere trattati per la conservazione.

La lenticchia, conosciuta già nel 7000 a.C. nell' Asia sud occidentale, rappresenta il più antico legume coltivato, ed è ricca di proteine e ferro. Essa costituisce il seme di una pianta annuale, non molto alta. Il colore è variabile (giallo-verde, grigio, bruno, nero). Secondo la tradizione, le lenticchie simboleggiano la prosperità e il denaro, in quanto hanno una forma che ricorda quella delle monete. Per questo è di buon auspicio mangiarle la notte di S. Silvestro.

CONSIGLI PER LA CUCINA: La lenticchia di Castelluccio non necessita di ammollo, ma è comunque opportuno lavarla con un po' di acqua prima di cucinarla. Si consiglia inoltre una ispezione visiva del prodotto, per eliminare eventuali sassolini rimasti dopo la pulitura dello stesso durante il processo di lavorazione. La lenticchia può essere gustata come una zuppa, insieme a del pane aromatizzato con aglio ed olio extravergine di oliva, oppure come contorno. A Norcia è tradizionalmente cucinata in umido con le salsicce. Tempo di cottura: 20-30 minuti.